Logan Thibault (Zac Efron) è un giovane marine che, dopo essere sopravvissuto alla guerra decide di cercare una donna di cui ha trovato per caso una foto.
Al contrario di quello che suggerisce il titolo del film, il nome è l’unica cosa che non cerca, proprio perché è l’unica cosa che non sa.
In ogni caso il film di Scott Hicks (Sapori e dissapori, Ragazzi miei..) con Zac Efron, ormai cresciuto e in grado di sperimentare film di tematiche meno adolescenziali, e Taylor Schilling, attrice nata nel 1984 che, fin’ora, ha fatto ben pochi film, è un dramma ispirato all’omonimo romanzo di Nicholas Sparks.
Come spesso avviene, però, il film non riesce a rendere completa giustizia al libro.
Scott Hicks prova a raccontare tutto, forse troppo e il risultato è un condensato di cliché e scene senza senso della durata massima di 1 minuto, tutte scollegate tra loro.
Non c’è suspense, non c’è storia, non succede niente che non ci si aspetti e tante scene senza senso (al cinema ogni elemento deve essere portante della storia, altrimenti va eliminato) portano continuamente lo spettatore a fantasticare su possibili sviluppi della trama che non arriveranno mai.
Il personaggio di Zac Efron è il ragazzo dei film romantici per eccellenza, ormai superati, ma che in fondo fa sempre piacere vedere: bello, bravo, buono, educato, intelligente, forte, marine, amante dei bambini, amante dei cani, dolce, infaticabile, sportivo… e chi più ne ha più ne metta… E se il film regge è solo per tale motivo.
Se volete guardare un film in stile fiaba Disney. Guardatelo. La scena d’amore sotto la pioggia, il litigio scontato, l’antieroe sconfitto, il pericolo scampato.. c’è tutto.. anche un Zac Efron meno bambino e più adulto.
Ma se cercate un film serio, che davvero esplori le tematiche della guerra o dell’amore.. statene alla larga.
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